Le varici recidive
Cosa sono e come si trattano
Le varici recidive
Per varici recidive si intende il ritorno delle vene varicose di un arto già stato operato. Bisogna innanzitutto premettere che la malattia varicosa è cronica: con l’intervento vengono tolte solo le varici visibili, ma i meccanismi patogenetici alla base permangono, e possono, se non diminuiti da una terapia cronica, tornare a colpire le vene rimaste. In caso di ricomparsa delle varici possiamo distinguere tre tipi: varici presenti già subito dopo l’intervento (residue), varici che ricompaiono dopo un medio-lungo periodo nella sede di intervento (recidive) varici che compaiono in altra sede rispetto a quella dell’intervento (progressive). Si stima che a 5 anni dall’intervento il tasso di recidiva si aggiri attorno al 30-50%.
Come le trattiamo
La terapia della recidiva è la medesima di quella svolta per le varici primitive, facendo attenzione all’invasività della cura. Le varici recidive posseggono parte molto sottile e sono molto sensibili alla dissezione chirurgica.
La vera terapia delle recidive è la loro prevenzione: prima di un intervento per varici è essenziale un attendo esame ecocolordoppler per ottimizzare l’intervento. Infatti se l’intervento e soprattutto la sua preparazione sono eseguite bene, il tasso di recidive sarà minore.